🎶 Il Prezzo Giusto per la Tua Musica - #103
Quanto Chiedere per Album, Concerti e Lezioni (e il Test dell’Amico Fidato)
Ero da Rosy.
Rosy ha un bar qui a Terni. Piccolo. Di quelli dove, quando c’è musica dal vivo, ti ricordi perché sei uscito.
Io non sono uno da bar. Però mi piacciono i locali dove si fa musica dal vivo e capisci chi c’è dietro. Un disco messo su per davvero. Quadri di artisti locali. Foto alle pareti che non stanno lì per arredare, ma per ricordare gli amici e le serate buone.
Rosy mi guarda e dice:
“A gennaio chiudo.”
Io:
“Ma come chiudi? Quando fai i concerti è sempre pieno.”
Lei:
Pieno non vuol dire che ci rientro.
Poi arrivano i conti. Tasse, permessi, SIAE. E pure qualche multa per il volume. Mi dice quanto paga i musicisti: circa 70 € a testa.
“Se viene un trio sono 210. Poi aggiungi tutto il resto.”
Prima di andarmene mi dice anche questa:
Adesso ricomincia la stagione e mi chiamano tutti. Però quest’estate io stavo qui. Ad agosto il deserto. E di questi musicisti non s’è visto nessuno. Nemmeno uno a bere un caffè. Nemmeno uno a dire: come va?
Io penso che su questo ha ragione. Anche perché ad agosto ci sono stato pure io. Davanti al locale.
Molti musicisti vogliono il palco, il cachet, la foto. Poi caricano gli strumenti e spariscono. Come se il locale fosse un distributore. E poi si rompe.
Tornando a casa mi è rimasta addosso una frase:
Pieno non vuol dire che ci rientro.
E mi è tornata in mente la domanda che mi ha scritto Danilo, chitarrista agli inizi, in una mail:
Quanto devo farmi pagare?
Da lì nasce questa newsletter.
Buona lettura,
Fabrizio
PS: Black Friday: annuale a 24,50 € (invece di 49 €). Guarda il countdown. :)
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Il Problema che Nessuno Ti Dice
Non parlo di streaming. Lì spesso stai su 0,003-0,005 € a stream. Tradotto: per fare 1 € ti servono più o meno 200-350 ascolti.
Se vuoi capire quanto puoi guadagnare dallo streaming, ho scritto un articolo con uno strumento gratuito per fare i conti sui tuoi stream.
Parlo di quando vendi direttamente:
album su Bandcamp
concerto
lezione online/offline
session, arrangiamenti, produzioni
collaborazione con un brand
membership
Qui il prezzo lo decidi tu. E se non lo decidi tu, lo decide l’altro.
Il Dilemma del Regalo
Qui c’è un corto circuito che ci riguarda tutti.
La musica è un regalo. Lo è davvero. Più la condividi, più diventa grande.
Il problema è che online questa cosa viene usata contro di te: piattaforme che sembrano “scambio tra amici”, ma in realtà sono aziende che monetizzano mentre tu regali.
:The real foundation of the Internet is businesses that pretend to be gift exchanges.
Per me questo si traduce così: regala pure, ma non farti svuotare.
Il tuo lavoro deve avere un prezzo.
L’Errore del “Paga Quello che Vuoi”
La gente non sa quanto vale il tuo lavoro. Tu sì.
Se vuoi lasciare margine senza farti male, fai così:
prezzo fisso (il tuo punto di partenza)
trattativa solo su una cosa: durata, scaletta, extra, non “quanto vuoi pagarmi”
Così tu guidi. E chi ti vuole davvero trova un modo.
Cosa Puoi Vendere (e Ordini di Grandezza)
Non esiste un listino universale. Esistono numeri che ti evitano di partire da zero.
Album digitale: 7-15 €
CD o vinile: 20-30 €
Sotto, spesso ti mangi il margine.
Lezioni 1-to-1: 30-80 € l’ora
20€ solo se online e solo se inizi. Se hai richieste e risultati, 50-80 € è normale.
Concerto privato: 150-500 € (e oltre)
150 € è spesso un minimo per non rimetterci tra tempo, spostamenti, prove. Sotto, stai pagando tu per suonare.
Membership: 5-50 € al mese
5 € per contenuti e dietro le quinte. 20-50 € se includi Q&A, lezioni, feedback, materiali.
Collaborazioni con brand: 500-5.000 €
Qui non “vendi una foto”. Stai affittando attenzione e fiducia.
Il Caso Egreen: Prezzi a Livelli
Egreen ha raccolto decine di migliaia di euro senza etichetta facendo una cosa semplice: ha dato livelli di prezzo chiari. Digitale, copie firmate, edizioni limitate, esperienze, concerto privato. Non vendeva “un disco”. Vendeva scelte.
Qui trovi la storia completa:
Offerta Black Friday (50% sull’Annuale)
Offerta Black Friday: abbonamento annuale da 49 € a 24,50 €€ (sconto 50%).
Link: https://www.newsletter.musicpromoter.it/blackfriday
Il Blocco Mentale del Prezzo (e Il Test dell’Amico Fidato)
Qui non c’entrano solo i numeri. C’entra la testa.
Se ti senti in colpa a chiedere soldi, non è perché “non sei pronto”. È perché nessuno ti ha mai insegnato questa parte: dire un prezzo, dirlo a voce alta, reggere il silenzio.
Se non sai quanto chiedere, fai questo test.
Immagina un amico che fa il tuo stesso lavoro.
Ti scrive:
Secondo te quanto dovrei farmi pagare?
Tu cosa gli diresti?
Quella cifra lì è un ottimo inizio.
Con te sei troppo duro. Con un amico sei realistico.
La Regola del Triplo Sì
Quando scegli un prezzo, fatti tre domande:
Questo prezzo copre i miei costi (tempo + spese)?
Questo prezzo mi fa sentire rispettato?
Il mio pubblico può permetterselo?
Se sono tre sì, il prezzo sta in piedi.
Se uno è no, sai dove intervenire:
copre i costi ma ti pesa: stai basso;
ti valorizza ma il pubblico non ce la fa: offerta sbagliata o pubblico sbagliato;
il pubblico può pagare ma tu ci rimetti: stai lavorando contro di te.
Quando Abbassare il Prezzo (con Testa)
Chiedere meno può avere senso. Ma deve essere una scelta, non una resa.
1) Per costruire storico
Poche date, zero referenze, nessuna foto decente, nessun video. Ok. Ma decidi prima quanto dura: una stagione, un anno, un mese. Poi alzi.
2) Per entrare in un giro nuovo
Nuova città, nuova band, nuovo progetto. Stai comprando accesso a un pubblico che non ti conosce. Anche qui: prima sconto, poi prezzo pieno. Se no resti “quello che suona gratis”.
3) Per una collaborazione concreta
Ha senso chiedere meno se l’altra parte ti dà qualcosa di reale:
suoni con musicisti più forti di te;
entri in un locale o festival che vale la pena;
ti mettono in cartellone con un nome che ti porta pubblico vero.
Se è solo “vediamo, magari succede qualcosa”, è fuffa.
4) Per far passare un messaggio in cui credi
Beneficenza, iniziativa sociale, evento di comunità: puoi suonare gratis o quasi.
Ma anche qui non è “gratis e basta”. Stai scambiando soldi con reputazione e valori.
Quindi chiedi almeno chiarezza: chi organizza, che pubblico c’è, come ti presentano, che materiale puoi raccogliere (foto, video, contatti).
Domanda guida: cosa ottengo oltre ai soldi? Se la risposta è “niente”, lascia stare.
La Verità Scomoda
Far pagare il giusto ti farà perdere qualcuno.
Ci sarà chi dirà “troppo caro”. Chi ti confronterà con chi suona gratis.
Va bene.
Non stai cercando 10.000 persone che ti danno 1 €. Stai cercando persone che ti permettono di continuare.
Ho approfondito questo tema nella newsletter:
Da Fare Questa Settimana
Scegli una cosa che vendi.
Fai il test dell’amico fidato.
Applica quel prezzo per un mese.
Tieni traccia: vendite, incasso, richieste.
Il prezzo non è una verità eterna. È un esperimento.
Però parte da una cosa sola: decidere che la tua musica ha un valore.
Se Vuoi Approfondire
Amanda Palmer, TED Talk The Art of Asking, 1 marzo 2013
Come chiedere supporto al tuo pubblico senza sentirti in colpa.
Ted Gioia, Why I Take Gifts Seriously, 7 luglio 2025
Il regalo è potente, ma le piattaforme possono usarlo contro di te.
Domanda secca: qual è la cosa che ti blocca di più quando devi fare un prezzo?
Rispondi a questa mail con una frase. Le migliori risposte le uso per una prossima edizione.




