🎶 Come Vivere di Musica con il Sync - #101
1.000 brani, zero etichette: l'intervista a Emanuele Dentoni
Squilla il telefono: Emanuele Dentoni.
Oltre 1.000 brani pubblicati in librerie musicali di tutto il mondo. Lavora nel sync licensing: la musica che senti nei film, nelle serie TV, nelle pubblicità.
Un settore che affascina molti musicisti indipendenti. Ma pochi sanno davvero come funziona.
In questa chiacchierata Emanuele ti spiega:
Come funziona dall’interno
Chi sono le figure chiave
Quanto si può guadagnare
Perché l’AI sta cambiando tutto
🕓 5 minuti di lettura | 📂 Archivio Newsletter
1. Come Tutto È Iniziato
Fabrizio: Come ti sei avvicinato al mondo del sync?
Emanuele:
Un po’ per caso. Nel 2019 un collega mi parlò di una nuova library che cercava brani. Ho mandato una trentina di tracce e nel giro di un mese sono arrivati i primi guadagni.
Da lì ho iniziato a caricare centinaia di brani. (…) credo che collaborare con altri musicisti sia una delle chiavi per crescere in questo ambito.
È da una conversazione, una dritta, una condivisione che nascono le opportunità.
2. Capire il Mercato del Sync
Fabrizio: Chi sono le figure chiave e come funziona un contratto?
Emanuele:
Il settore si può dividere in due grandi categorie:
Librerie Stock
Cataloghi giganteschi per creator, YouTuber e piccoli produttori. Realtà come ad esempio AudioJungle o Pond5.
Funzionano a sottoscrizione: il cliente paga un abbonamento mensile e scarica liberamente.
Ci sono due contratti: uno tra la piattaforma e noi musicisti, uno tra la piattaforma e gli utilizzatori finali.
Di fatto, il rapporto con il musicista è molto impersonale: spesso si ha a che fare con dei veri e propri risponditori automatici.
Librerie Curate
Cataloghi selezionati, destinati a TV, cinema e pubblicità.
La figura centrale è l’A&R o Production Manager:
seleziona i compositori;
invia i brief;
supervisiona le produzioni.
I contratti sono quasi sempre esclusivi, con ripartizione 50/50 tra autore ed editore.
Raramente ci sono anticipi. Quindi registrare bene ogni brano è fondamentale: chi non lo fa, regala soldi.
3. Strumenti e Workflow
Fabrizio: Quali strumenti usi per comporre e organizzare il catalogo?
Emanuele:
Uso una DAW professionale e un sistema personale basato su Excel, dove tengo traccia di titoli, ID, library, diritti e stato di pubblicazione.
Sto sviluppando anche una piccola app per gestire meglio i metadati.
A livello tecnico:
Niente fade-out
Edit points chiari
Versioni multiple: 60”, 30”, 15”, strumentale, stems
Non serve la perfezione. Serve efficienza.
Il segreto è produrre tanto, in modo coerente e pulito.
Devi essere pronto a realizzare versioni alternative: edit di 60, 30 e 15 secondi, eventuali stinger o bed version (senza melodia), oltre agli stem.
Le richieste variano da caso a caso… ed è probabilmente la parte meno entusiasmante del lavoro!
4. Diritti e Piattaforme
Fabrizio: Come gestisci royalties e società di raccolta?
Emanuele:
Sono iscritto a:
ASCAP – per autore ed editore
Songtrust – per i diritti meccanici
Itsright e SoundExchange – per i diritti connessi
Ognuna gestisce un flusso diverso di denaro.
Capirlo all’inizio è complicato, ma è qui che si fa la differenza tra un hobby e una carriera.
💡 Nota di Fabrizio: Se non registri i tuoi brani correttamente, regali soldi. Davvero. Ho parlato di questo nella newsletter #99
Ti sembra noioso? È qui che si decide se guadagni o lavori gratis.
La mia gestione dei metadati è essenziale: tengo tutto su un grande foglio Excel, in cui riporto solo i dati più importanti, contrassegnati da un asterisco:
Nome file*
Titolo*
Titoli alternativi
Genere
Album
Data di pubblicazione
Collaborazioni / alias usati*
Durata
BPM
Tonalità
Note
ISRC
UPC
ITSRIGHT (flag sì/no)
Songtrust (flag sì/no)
ID ASCAP (autore)
ID ASCAP (editore)
CID (gestore Content ID)
Storico scartati (library/label a cui è già stato inviato)
Library non esclusive (dove è caricato)
Library esclusive (solo una)
Label (attuale)
Library destinazione (dove vuoi inviarlo)
Label destinazione
In coda (dove è in attesa)
5. Guadagni e Realtà del Lavoro
Fabrizio: Quanto può guadagnare un musicista nel sync?
Emanuele:
Potenzialmente anche il doppio di un funzionario pubblico, ma serve costanza.
Ma il mercato è in rapida evoluzione, e potrei dare una risposta molto diversa tra uno o due anni.
Le entrate migliori arrivano da TV e pubblicità. Lo stock, YouTube, creator, micro-sync oggi rendono meno per via dell’AI.
Le difficoltà principali sono trovare i giusti interlocutori e capire come proporsi.
La parte più difficile è la pazienza.
Può passare un anno prima che un brano venga scelto. Ma quando succede, capisci che è un lavoro vero.
Anche l’attesa può diventare snervante. Il segreto è avere attività parallele in cui ti dimentichi di queste attese.
6. Promozione e Brief Personalizzati
Fabrizio: Ti capita di ricevere richieste su misura?
Emanuele:
Sì, spesso sotto forma di brief: “ci servono dieci brani per un quiz TV, genere elettronico minimale”.
Inizio con due o tre tracce quasi definitive, ottengo feedback e poi rifinisco.
Evito le richieste private.
(…) soprattutto se provengono da persone non musiciste: spesso si traducono in enormi perdite di tempo per via delle difficoltà comunicative e delle questioni contrattuali, che preferisco delegare a chi è più esperto.
7. Cosa Può Imparare un Musicista
Fabrizio: Qual è il consiglio più concreto per chi vuole iniziare oggi?
Emanuele:
Impara a sviluppare brani in velocità, di diverso tipo.
Ogni tanto esci dalla comfort zone.
Non soffermarti sulla perfezione, ma sulla “decenza”.
Impara l’inglese, almeno quello scritto.
Compila un tuo repertorio, con un minimo di dati utili per te e per tenere traccia di cosa hai e dove l’hai distribuito.
Cerca di essere organizzato... magari ordinato.
Fai in modo di avere un ambiente di lavoro razionale, privo di cose inutili, veloce.
Impara le shortcut dei programmi che usi più spesso; eventualmente recuperati dei tastierini per macro come Stream Deck.
Prova nuovi suoni. Pasticcia, fai anche cagate improponibili!
Per approfondire:
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🎧 Sistema Sync Pro: Routine, Strumenti e Piattaforme per Compositori Indipendenti
Modello scaricabile per organizzare catalogo, versioni e diritti
Routine settimanale operativa per produrre, inviare e seguire i brani
Elenco piattaforme sync + prompt AI per metadati e descrizioni
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Parlare con Emanuele mi ha ricordato una cosa semplice: la musica non vive solo nei palchi o nelle playlist, ma anche nei progetti che non vediamo.
C’è un mondo intero di brani che non cercano applausi, ma immagini. E dietro ognuno di quei brani c’è un musicista reale che con pazienza scrive e modifica la sua musica.
Hai già provato a proporre i tuoi brani per il sync?
Raccontami la tua esperienza nei commenti o scrivimi.





